Amici,
ieri
sera mi è venuto in mente un grandioso episodio che ha visto
molti di noi coinvolti. Lo volevo ricordare, cercando di romanzarlo,
anche se non ne sono capace:
Luogo:
lago di Costalovara, BZ, ghiacciato Situazione: Tradizionale Incontro
di Hockey del periodo Natalizio, che in seguito chiamerò
TIHN che i più fighi di voi spell-eranno ti-ai-eitsch-en.
Anno:
1997, credo...
Come
quasi ogni anno avevamo organizzato l'incontro di Hockey nel periodo
natalizio sul ridente laghetto di Costalovara, a pochi Km dalla
fabbrica dei Loacker, immersi nello stesso paesaggio da fiaba riprodotto
sulle celebri confezioni di wafer...
Tento
di nominare tutti i presenti: Ugo, Bonzi, Murra, Emilio, Mento,
Maffeis, Rivo, Dieter Destro, qualche ragazzo del posto...(non se
la prenda chi era presente e non è stato menzionato)
Non
essendo dei giocatori provetti, anche l'equipaggiamento non era
certamente all'altezza della situazione: chi giocava con la stecca
curva dal lato sbagliato, chi si era presentato con un maglione
anni sessanta, chi indossava una lunghissima sciarpa nella quale
rischiava di inciampare ad ogni pattinata, chi non affilava i pattini
da quando li aveva comprati...
In particolare Ugo (soggetto e complemento oggetto del racconto)
riassumeva tutto quanto è stato menzionato in materia di
equipaggiamento. Nello specifico indossava dei pattini di plastica
del fratello di Maffeis (Marion).
Devo
fare per dovere di cronaca una piccola annotazione che, pur apparendo
senza senso ora, troverà ragione di esistere più avanti,
in merito alla conformazione fisica di Ugo ed in particolare sugli
arti inferiori.
Ugo è fisicamente un pò sproporzionato (si vedano
le foto sul sito) in quanto contrappone ad un busto quasi rachitico
delle gambe poderose, che incutono terrore negli avversari di calcetto
(prima di vederlo giocare) ricordando Karl Heinz Rumenigge, Briegel,
Roberto Carlos...
Torniamo
alla partita, che si stava svolgendo nella più assoluta normalità.
Durante una fase di gioco accadde l'inimmaginabile: tutta la squadra
avversaria di Ugo si trovava proiettata in fase offensiva quando
un disco rimbalzando malamente finì alle spalle dell'ultimo
difensore (credo Murra), smarcando Ugo clamorosamente verso la porta.
A quel punto, nel tentativo di raggiungere il disco e correggerlo
in porta, Ugo si produsse in uno scatto sovrumano, supportato dalla
potenza dei suoi immensi arti inferiori di cui sopra.
Il caso volle che uno dei pattini di plastica, quello in appoggio,
non resse a cotanta potenza e letteralmente esplose disseminando
pezzi nel raggio di alcuni metri. Il povero Ugo cadde incredulo
atterra, poggiando su di un calzino trapuntato d'altri tempi.
La partita si interruppe per svariati minuti, dato che tutti i contendendi
erano per terra a ridere, eccetto Maffeis che si produsse in un
celebre "Ugo, porco Dio, adesso me li paghi.."
Rivo
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