Ed
allora.......
Il
king viene invitato con un un gruppo di amici a casa di una tipa
che pochi conoscono, ma che per fare la simpatica ha approffitato
dell'assenza dei genitori per ospitare in casa un nutrito gruppo
di persone.
Della ragazza in questione il King ricorda a mala pena il nome,
ma visto che si prospetta la possibilità di scroccare da
bere e da mangiare, il Nostro non si tira indietro e si aggrega
agli altri invitati.
In casa c'è pochissimo posto per sedersi, visto l'alto numero
dei presenti.
L'appartamento offre soltanto un divano ed alcune sedie. Molti devono
stare in piedi a sorseggiare il loro buon bicchiere di vino.
In mezzo al salotto troneggia uno splendido tavolo di cristallo.
Il King non aveva ancora iniziato a studiare ingegneria e quindi
le sue nozioni di statica erano, al tempo, molto scarse. Anche il
buon senso era molto scarso, ma a recuperarlo a nulla varranno neppure
i seguenti studi universitari. La stazza del King non era quella
mastondontica del momento attuale (85 kg o più), era però
sicuramente superiore ai 70 kg.
Ed allora?........allora il King decise di adagiare il suo culone
sul prezioso tavolo boemo che faceva bella mostra al centro del
soggiorno e di gustarsi il suo buon bicchiere di rosso.
Non appena i 25 ml di teroldego raggiunsero le visceri del King,
la pressione esercitata sulla splendida lastra divenne tale da portarla
al limite di frattura.
In un boato fragoroso il cristallo da 30 mm andò in frantumi,
ed il king si ritrovò seduto su una montagna di cocci di
vetro.
"Cazzo non mi sono fatto niente!", questo fu il primo
commento del King, che cercò subito di scusarsi goffamente
con la gentile padrona di casa, la quale, visto il tavolino di mamma
e papà ridotto al contenuto di una campana per il vetro,
scoppiò in lacrime senza proferir parola.
Lo stesso "Conte", al tempo ridotto ad una campana per
la raccolta di Valium e Tavor scaduti, chiese flemmatico al King:
" Ma non avevi visto che era trasparente?".
Per un attimo il king venne preso dallo sconforto. Cosa fare? Distruggere
tutti i mobili della casa e dichiararsi nazi-skin anti cristalleria
ceca, per dare un senso al gesto assurdo che aveva appena compiuto,
oppure cercare un'impossibile via d'uscita?
Il genio del King anche in quell'occasione ci stupì tutti.
In pochi minuti organizzò il "collettone", raccogliendo
contributi a destra e a manca fra gli squattrinati presenti e raggranellando
una somma con cui si sarebbe potuto
acquistare un portacenere a Murano, ma ben poco del mezzo metro
quadrato di cristallo di Boemia trasformato in polvere di stelle.
Ormai aveva "rotto il ghiaccio". Baciata la padrona di
casa su una guancia, disse, con uno sguardo da vitello anemico in
stabulazione, "Mi dispiace molto...", ed imboccato l'uscio,
evitando di sfiorare anche solo con lo sguardo qualsiasi oggetto
di valore, se ne andò da quella casa e non vi fece mai più
ritorno.....
Mento
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